Una porta per l'altrove
Agosto 31, 2021In Corpo estraneoBy Indisciplinata

Una porta per l’altrove

Dipingo i fiori per non farli morire (Frida)

La nostra vagina è una rosa, una conchiglia, un labirinto di sogni. Una bocca terrestre, una bocca astrale. La nostra vagina è una porta per l’altrove. 

Sono femminista, o meglio, sto imparando ad esserlo. Lavoro e vivo di arte, nello specifico l’arte del racconto. Racconto e rito, racconto fatto di corpo, voce, scrittura. La mia casa è un tempio, è teatro, la mia casa sono tutti quei luoghi ricchi di poesia, crudeltà, bellezza, verità, storia. E come donna ho il dovere e il diritto di raccontare che luogo è il nostro corpo. Partendo in primis da quella soglia profonda e viscerale che ci distingue.

Venticinque anni fa incontrai il testo iconico “I monologhi della vagina” di Eve Esler, lo lessi, lo rilessi, lo feci mio, lo amai, risi, piansi, lo portati in teatro. Oggi le testimonianze che compongono la grande madre vulva omaggiata dal libro probabilmente risultano datate. Moltissimi i saggi e le opere dedicate alla nostra soglia. Eppure c’è ancora molto da fare per noi stesse e per la nostra vagina. E parecchi nodi nevralgici toccati dal lavoro della Esler hanno ancora necessità di essere accolti, dipanati, carezzati.

Sono nata col mistero tra le gambe, con quella verità che non sapevo, quella verità che non finisce mai di sorprendermi. Sono nata segreta a me stessa. Sono cresciuta rifiutando prima questo enigma, evitando ogni ascolto, in aperto conflitto con la mia vagina, con quella piccola soglia verso l’interiore, verso l’invisibile, verso ciò che appare solo se sentito. La mia vagina, con i suoi silenzi, la sua dolcezza e le sue rappresaglie, mi parlava. Un linguaggio unico, mio, fatto di rossori, imbarazzi, scioglimenti, maree, siccità, gorgoglii, petali e spine. Un meraviglioso e ricchissimo vocabolario, del quale solo oggi, alle porte dei 45 anni, inizio a comprendere davvero la natura, che è mutevole, umorale, è costante trasformazione, incontro tra sacro e profano, minuto teatrino ancestrale, dal sipario di carne e sangue, piccola chiesa con i suoi riti di nascita, le sue preghiere di morte, pulsante bordello nel quale perdersi, gioire, godere.

La vagina è una porta aperta. Non ha cardini, ha solo piccole tende, strati di veli. La mia vagina mi ha insegnato cosa significa essere aperte, cosa entrare e cosa uscire. Ha urlato ogni mia mancanza, ogni disattenzione, ha sussurrato il dolore, i fastidi, le precipitose accoglienze, gli ingressi frettolosi, le invasioni che ho permesso senza chiederle nulla. Ha cantato la sua gioia, ha danzato con me nel godimento e nell’amplesso, è fiorita con me ad ogni tocco passionale e rispettoso.

Una soglia è un passaggio. È iniziazione. Un viaggio verso noi stess*, un viaggio dentro. La vagina mi dice che non serve una chiave. Che entrare e far entrare, uscire e far uscire è cosa che riguarda il sentire, riguarda la libertà, la responsabilità, l’amore verso di noi e verso gli altri. Che ci si protegge di più sentendo davvero. La mia vagina mi dice che non serve una superficie sulla quale bussare, che una serratura non può insegnarci a percepire, che non ha senso delegare la nostra percezione ad un chiavistello.

( come giustificare a me stessa la mia cronica e quotidiana perdita di chiavi)

Personalmente so di essere un vulcano, una valanga che erutta, un’anima affamata e vitale, e andare piano è certamente una delle pratiche che ho bisogno di allenare. Non è facile la lentezza per me, non lo è con me stessa e non ho riesco facilmente ad agirla con gli altri. La mia vagina mi ha spesso ripresa. È una maestra paziente.

L’altro è una porta. Ed io sto imparando a bussare lieve. Mi alleno da sola, a casa, a fare toc toc. Ho composto innumerevoli ritmi, testimoni della ricerca, dei tentativi. Il mio desiderio di punta dei piedi è incommensurabile. Eppure, davanti ad un uscio che mi attrae, nonostante le nocche consumate in prova, l’emozione è così intensa che goffaggine mi assale e mentre infilo le scarpette di gesso perdo l’equilibrio, capitombolo sulla porta e la sfascio. E se poi era già aperta ruzzolo travolgendo ogni cosa fino a sparire dall’uscita di servizio.”

(Diario di una ripetente – M.E.)

Questi sono piccoli appunti di qualche anno fa. Ecco, rispetto all’entrare e all’uscire, tutto in me è in evoluzione, un processo di crescita che accoglie e indaga quell’interiore al di là e al di qua della mia vagina.

Questa è stata per me una estate bella, di rinascita e morte, di ritrovamenti e incontri. È stato un anno difficile per tutt*, ma personalmente una anno in cui ho visto fiorire nuovamente la rosa che sono. Chiudo questo mese leonino e vergineo lasciando che i miei petali e le mie spine colgano il sole e l’ombra di questa nostra vita.

Abbiate cura della vostra rosa, mie belle, meravigliose indisciplinate.

 

Sono una ferita tra le gambe.

Una porta per l’altrove.

Sono costellazioni di padri.

Galassie di madri.

Ciò che voglio essere

è il percorso.

Ciò che sarò è silenzio

fratto biliardi di lacrime.

E il sorriso periodico

dopo la virgola.

( Ore Illegali – M.Ercolani – Ed. Altergo)

 

Sulla nostra vagina e sul nostro corpo ho già scritto e certamente scriverò ancora. Vi lascio di seguito alcuni articoli del blog che potete rileggere e più in basso molti link utili che sono ricchi di informazioni sulla salute delle nostre vulve.

 

Che settembre sia.
Vi abbraccio tutte.

 

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ARTICOLI INDISCIPLINATI

Sviluppo

https://www.indisciplinata.it/non-sapevo-di-essere-donna/

Mestruazioni

https://www.indisciplinata.it/una-ferita-tra-le-gambe/

Masturbazione

https://www.indisciplinata.it/illiberocantodellavulva/

 

LINK UTILI

Vulvodinia – testimonianze di Giorgia Soleri

https://www.instagram.com/stories/highlights/17870962639940699/?hl=it

https://www.instagram.com/stories/highlights/18173807122046392/?hl=it

ENDOMETRIOSI- Fondazione italiana endometriosi

https://www.endometriosi.it/che-cose-lendometriosi/

ATROFIA VULVOVAGINALE, SECCHEZZA E MENOPAUSA

https://www.alessandragraziottin.it/it/div_scheda.php/Atrofia-vulvovaginale-e-sindrome-genitourinaria-della-menopausa?ID=17251

HPV – Papilloma virus

https://www.humanitas.it/malattie/infezione-da-hpv-papilloma-virus/

Flashmob sensibile-invisibile – NON UNA DI MENO  21/10/2021

𝐔𝐧𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢: 𝐯𝐮𝐥𝐯𝐨𝐝𝐢𝐧𝐢𝐚, 𝐞𝐧𝐝𝐨𝐦𝐞𝐭𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢, 𝐟𝐢𝐛𝐫𝐨𝐦𝐢𝐚𝐥𝐠𝐢𝐚, 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚𝐭𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐮𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐞 𝐝𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐥𝐯𝐢𝐜𝐨 𝐜𝐫𝐨𝐧𝐢𝐜𝐨

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